mercoledì 22 dicembre 2010

Wild Oat (Bromus Ramosus) (INSICUREZZA)

L'avena è il fiore del dubbio esistenziale (e in questo si distingue da Scleranthus che è il dubbio delle scelte al bivio, mentre Wild Oat si trova a dover scegliere fra diverse opzioni).
Emerge molto nella crisi di mezza età, quando verso i 45 anni ci si rende conto di aver realizzato tante cose belle ma a quel punto può capitare di essere disorientati in merito ai propri reali desideri, e si va alla continua ricerca di qualcosa (può essere in campo sentimentale o lavorativo o se non si trova il luogo "giusto" in cui vivere bene....), con la sensazione di un vuoto incolmabile; oppure può tornar utile nel post adolescenza davanti alle scelte di università e/o lavoro, o scelte sentimentali.
In senso transpersonale potrebbe trovar impiego nei pazienti in cui dopo aver provato diversi rimedi  la persona continua a non reagire alla terapia, soprattutto se deboli e abbattuti (in caso contrario è meglio Holly).
Il contrario del rimedio è la sicurezza della propria "vocazione"

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Aghi per la mesoterapia

La foto che segue illustra una siringa da 5 cc (ma va benissimo anche da 2,5 cc, dipende dalla quantità complessiva di sostanza da iniettare, ossia dal numero di fiale con cui riempire la siringa) affiancata ad aghi da 27 G (Gauge, misura del diametro con valori inversamente proporzionali: maggiore è il valore di G e minore è il diametro dell'ago) per 4 mm.


La seconda foto illustra invece uno dei suddetti aghi metendo ben in vista la punta scoperchiata.


Si possono utilizzare anche aghi da 30 G per 4 mm oppure per 12/13 mm, i primi nel caso si vogliano usare minori quantità di farmaco, i secondi nel caso si voglia tunnellizzare una ruga (mesoterapia estetica)

Fonti: Manuale di omeomesoterapia, di E. Italia e M. De Bellis, ed. Guna

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




lunedì 13 dicembre 2010

Clusters d'acqua

L'omeopatia "funziona"?

In realtà il vero problema che sta dietro l'omeopatia (e a molte altre medicine non convenzionali, come l'omotossicologia, che è una particolare branca dell'omeopatia), non è se "funzioni" o meno, ma semmai come funzioni, ossia non se ne conosce un meccanismo d'azione.

Se una terapia sia efficace o meno, è cosa assolutamente indipendente dal fatto che se ne conosca la modalità di azione. Infatti la valutazione di efficacia terapeutica si basa su trials clinici randomizzati che non implicano la conoscenza del meccanismo farmacologico. E tali studi esistono, e hanno dimostrato l'efficacia dell'omeopatia.

Quello che invece ancora non si conosce con certezza, è appunto come possa l'omeopatia funzionare.
In proposito per ora vi sono solo ipotesi, basate sullo studio delle proprietà fisiche dell'acqua.

In omeopatia si usa scegliere un principio attivo con determinati criteri ("Similia Similibus curantur"), che viene disciolto in acqua e poi diluito in passaggi successivi, inframmezzati da succussioni (scuotimenti), fino a scendere talvolta fin sotto al numero di Avogadro. In tal modo il soluto non è più chimicamente presente nel solvente (acqua).
Da qui le critiche dei detrattori alla terapia a base di "acqua fresca". Sì, in effetti si tratta di acqua fresca!

Eppure esistono alcuni studi davvero affascinanti che potrebbero spiegare come questa acqua sarà anche fresca, non ne dubito, ma molto ben informata! E uno dei più interessanti è il lavoro svolto sui clusters d'acqua.

Il termine, di derivazione latina (clathrus, inferriata) indica dei veri e propri reticoli di molecole d'acqua , che delimitano cavità di forma, dimensioni e carica elettrica ben definite, e dipendenti dal soluto anche quando questo non sia più presente. Per dare un'idea semplice, è un po' come il negativo tridimensionale del soluto nell'acqua. Una volta che il soluto (molecola-farmaco) è entrato nell'acqua, viene circondato da nicchie di molecole d'acqua, e tali nicchie di acqua sembrano avere stabilità grazie a legami idrogeno (deboli ma numerosi), al punto da mantenersi anche una volta che il soluto è stato espulso dal solvente, permettendo la formazione di clatrati vuoti ma stabili.



Tali clusters paiono in grado di vibrare coerentemente, in risonanza con un campo magnetico, e la frequenza di vibrazione è in funzione di forma e dimensioni di queste "nicchie", a loro volta dipendenti dalle caratteristiche chimico-fisiche del soluto originale non più presente in soluzione.

Sembra altresì che molecole d'acqua in prossimità degli acidi nucleici (DNA, RNA) abbiano una spiccata tendenza a formare clusters.

Fonti: "Biodinamica", Paolo Bellavite ed. Tecniche Nuove, 1998

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




sabato 11 dicembre 2010

Scleranthus (Scleranthus Anuus) (INSICUREZZA)

E' il fiore di chi si trova indeciso a scegliere tra due strade. Questo lo differenzia da Wild Oat, fiore indicato piutosto per chi è indeciso davanti a molteplici possibilità, cioè per chi è davanti ad un dubbio più esistenziale rispetto al dubbio di Scleranthus.
Si differenzia anche da Cerato perchè Scleranthus non cerca consigli, a differenza del primo.

Si può esprimere a diversi livelli:
livello intellettivo: persona indecisa tra due scelte
livello emotivo: oscillazioni o coesistenza di sentimenti contrastanti come nelle distimie bipolari, o più semplicemente quando si prova amore ed odio verso un medesimo oggetto
livello fisico (uso trasnpersonale del fiore):  andatura incerta, vertigini, malattie a carattere alternante come alcune dermatopatie, stagionali o cicliche come la dismenorrea o le allergie, problemi di lateralità, febbre ricorrente od ondulante; trova altersì indicazione per chi ha alterato i ritmi biologici come i turnisti, chi soffre d'insonnia, per le irregolarità mestruali, per la sindrome da jet lag.

Il contrario di questo fiore è la determinazione e la rapidità di decisione.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Omeopatia: "le scuole"

C'è una certa confusione intorno al termine "omeopatia".
Innanzitutto l'omeopatia non è fitoterapia, con cui viene spesso confusa o perlomeno unita.

La fitoterapia è una farmacologia classica, a dosi ponderali, soltanto che anzichè avvalersi del farmaco di sintesi sfrutta principi attivi naturali. Esempi possono essere la valeriana o la camomilla come sedativi al posto degli ipnoinducenti e ansiolitici chimici.

Invece l'omeopatia è un sistema terapeutico ben definito, scoperto da Samuel Hahneman, basato sulla Legge del Simile, secondo la quale "il simile cura il simile" ("Similia similibus curantur"), e sulla legge di inversione dell'effetto di Arnold-Schultz (se una sostanza ha un certo effetto a dosi ponderali, diluendo progressivamente la sua concentrazione fino a scendere al di sotto del numero di Avogadro, a un dato momento di osserverà un inversione del suo effetto sull'organismo, e quindi avrà un effetto esattamente contrario a quello che aveva somministrata a dosi ponderali), o per usare un termine più recente, dell'ormesi.

Questo in estrema sintesi.
Esistono poi varie scuole di pensiero in merito all'applicazione dei principi omeopatici.



SCUOLA UNICISTA
Gli unicisti somministrano un unico rimedio omeopatico che deve essere il simillimum, ossia il rimedio che presenta la patogenesi in assoluto pù simile a quella del paziente, per sintomi, lesioni anatomopatologiche, per modalità e sensazioni.
Vantaggi: se il rimedio è ben scelto, il miglioramento del paziente sarà profondo, completo e definitivo
Svantaggi: ci vuole un terapeuta con moltissima esperienza per poter individuare correttamente il Simillimum, e se non è correttamente individuato i tempi di guarigione saranno lunghissimi o addirittura non vi sarà miglioramento



SCUOLA PLURALISTA
I pluralisti somministrano più rimedi nel corso della giornata, ma assunti separatamente, ed eventulmente modificandoli nel tempo.
Vantaggi: è più facile riuscire a "coprire" l'intera gamma sintomatologica del paziente
Svantaggi: il paziente deve compiere più assunzioni giornaliere, con rischio di ridurre la compliance (aderenza allo schema terapeutico)


SCUOLA COMPLESSISTA
I complessisti si servono di rimedi composti già pronti, come ad esempio i rimedi omotossicologici, generalmente a basse diluizioni omeopatiche.
Vantaggi: facilità prescrittiva, rapidità di miglioramento dei sintomi
Svantaggi: minor precisione nel colpire il processo patologico e quindi rischio che qualche disturbo ricompaia o che non si guarisca interamente rimanendo qualche residuo sintomatologico (che comunque pùo essere sconfitto da una seconda prescrizione complessa)


Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




giovedì 9 dicembre 2010

Chestnut Bud (Gemma di Aesculus Hippocastanum) (APATIA)

E' il rimedio adatto a chi nella vita rimane sempre in superficie senza mai approfondire gli eventi, chi non osserva e non impara mai dall'esperienza, ripetendo sempre le stesse scelte, sbagliate.

Spesso Chestnut bud è una persona immatura, distratta e supponente, poco interessata al presente e che dimentica facilmente il passato. Magari fa programmi grandiosi per il futuro mentre devono ancora terminare l'impegno appena intrapreso, e prendendo più impegni contemporaneamente pieni di un entusiasmo che rapidamente andrà scemando.
Il bambino si presenta con difficoltà di apprendimento, oppure dislessico, disprassico, goffo nei movimenti.

Pertanto trova applicazione transpersonale nelle malattie croniche o ricorrenti, insieme a Scleranthus.

Il contrario di Chestnut bud è la capacità di approfondimento e di osservazione, di apprendere dalle proprie esperienze.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Cerato (Ceratostigma Willmottiana) (INSICUREZZA)

Fiore proveniente dal Tibet e adatto alle persone incerte, a coloro che hanno perso fiducia nella propria personale capacità di giudizio. E' semplice riconsocerlo nell'infanzia: sarà quel bambino che continuamente torna a cancellare ciò che ha scritto o disegnato, anche quando questo era esatto e ben fatto. Essendo incerto in merito al proprio pensiero, chiede molti consigli, ma sistematicamente metterà in atto solo l'ultimo dei consigli ricevuti. E' suggestionabile e cade spesso in errori dovuti all'ingenuità. In tal senso si accompagna spesso a Chestnut bud. E' opportuna una diagnosi differenziale con Larch: Larch dubita di sè ma non agisce, mentre Cerato dubita di sè e agisce, cadendo con ciò spesso in errore.

L'uso transpersonale può esservi per dolori migranti.
Può avere alla base dei genitori troppo repressivi e autoritari, e pertanto si prescrive principalmente in modalità type.

Il contrario di cerato è la sicurezza di sè.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




mercoledì 8 dicembre 2010

Red Chestnut (Aesculus Carnea) (PAURA)

E' il fiore di chi ha timori e preoccupazioni per gli altri, ad esempio per la madre eternamente apprensiva. Red Chestnut ha sempre paura che accada qualcosa di brutto, specialmente ai propri cari, ai quali cercherà di conseguenza di limitare la libertà per "proteggerli".

E' pertanto un fiore type, che in Inghilterra non esitano a chiamare ironicamente "il fiore della amdre italiana"! Può essere utile contemporaneamente sia al genitore iperprotettivo come al figlio  eccessivamente dipendente da una o da entrambe le figure genitoriali, o altresì a chi, per professione o per attività personali come il volontariato, deve mettersi spesso "nei panni altrui".
Queste persone hanno frequenti somatizzazioni cardiache con extrasistoli benigne.

Il contrario di questo fiore è l'interesse ottimistico per gli altri.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Aspen (Populus Tremula) (PAURA)

Aspen rappresenta una persona terrorizzata dai presagi funesti immotivati, da un disagio interiore non ben definito, di origine sconosciuta, che addirittura non è identificato come tale, come paura. Una frase tipica del paziente in questo stato è: "Sento che sta per accadare qualcosa di terribile".

Nella pratica, si va da paure "metafisiche" (esempio: il bambino che ha paura dei fantasmi), alla paura della morte o più semplicemente a pensieri di morte non identificati come paura (infatti se il timore ha un oggetto ben noto non siamo più davanti ad Aspen, ma davanti a Mimulus), agli incubi infantili notturni, a sensazioni di "presenze" indefinite e naturalmente impalpabili. Si può accompagnare a sintomi neurovegetativi quali cefalee, sudorazioni fredde, tremori, astenia, tachicardia, tutti sine materia.

Il contrario di Aspen è la spavalderia.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Cherry Plum (Prunus Cerasifera) (PAURA)

E' il fiore di chi "sta per scoppiare", ossia di chi comincia a temere di non essere all'altezza di autogestirsi. In realtà non è una persona cha abbia realmente bisogno di autocontrollo, ma semmia di padronanza della situazione. Teme di perdere il controllo verso se stesso oppure verso gli altri (ad esempio teme di commettere il suicidio oppure l'omicidio). In questo senso si differenzia chiaramente da Rock Rose in quanto quest'ultimo ha timore di qualcosa di esterno a sè, mentre Cherry Plum teme qualcosa che potrebbe scaturire dalla propria persona.

Pertanto è un rimedio che si utilizza principalmente in modalità mood, ossia per un dato contesto della vita e non come rimedio di fondo.

Il linguaggio somatico di queste persone può esprimersi variamente, e va dalle aritmie cardiache ai tremori, dall'enuresi alla bulimia, dalla dipendenza da dorghe/alcool ai tic nervosi, dall'anorgasmia maschile a disturbi sessuali femminili, all'onicofagia (utilizzo transpersonale del fiore).

Il contrario di Cherry Plum è la padronanza.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




domenica 5 dicembre 2010

Larch (Larix Decidua) (SCORAGGIAMENTO)

Fiore per chi si sente inferiore agli altri o ha continue aspettative di fallimento: non si mette mai in gioco e non vuol rischiare non perchè abbia paura, ma perchè è certo del proprio fallimento.
Situazioni concrete di Larch sono lo studente che non si presenta mai all'esame perchè certo della bocciatura, oppure la disfunzione erettile di origine psicologica, o la frigidità femminile.
Larch è tutto dentro la frase "Non ci riesco"!

Il contrario di Larch è l'audacia

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Mimulus (Mimulus Guttatus) (PAURA)

Mimulus è il cronico di Rock Rose. E' infatti un fiore utilizzato soprattutto in modalità type, ossia per la tipologia del paziente e non come rimedio di modalità acuta, un fiore di fondo quindi.

Inoltre si differenzia dal precedente perchè esprime la paura verso qualcosa di conosciuto, quindi è meno impregnato di ansia, di angoscia per qualcosa di indefinito. Mimulus sa di cosa ha timore. Esempi sono la paura del buio nei bambini, o le preoccupazioni economiche in un adulto. Mimulus è timido, ma non per sensi di inferiorità (come invece Larch), bensì per pudore del temperamento, per timore.
Un tipo Mimulus può avere delle somatizzazioni delle proprie paure che potrebbero sfociare in facilità ad arrossire in pubblico, nella balbuzie, nel timore di muovere una parte del corpo dolente, nell'enuresi notturna o altri disturbi neurovegetativi.
Può divenire un fiore mood quando si entre sotto stress acuto.
Secondo Bach queste paure sono correlate principalmente all'attaccamento alle sicurezze materiali, tipico della società del benessere che non fa più affidamento sui beni spirituali.

Il contrario di Mimulus è il coraggio.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




sabato 4 dicembre 2010

Alcuni consigli ...

Seguono alcuni suggerimenti nell'utilizzo dei più comuni gemmoterapici, litoterapici e organoterapici.
I Gemmoterapici sono da intendersi sempre come Macerato Glicerico 1D e andranno utilizzati  in ragione di 50-100 gocce al giorno, con poca acqua prima dei pasti; i litoterapici sono da intendersi alla D8, gli organoterapici secondo quanto specificato di volta in volta.


STATO GENERALE
Astenia: betula pubescens, quercus peduncolata
Flogosi con piressia e aumento della V.E.S.: bornite
Ritardo di crescita e intellettuale nel bambino: timo 4CH


APP. RESPIRATORIO
Rinofaringiti: carpinus betulus gemme, rosa canina, ulexite
Enfisema e fibrosi polmonare: corylus avellana, diaframma 4CH, polmone 7CH
Asma: viburnum lantana, diaframma 4CH, polmone 7CH
Tosse: carpinus betulus gemme, trachite
Bronchiti croniche, bronchiectasie: carpinus betulus gemme, stibina


APP. CARDIOCIRCOLATORIO
Aterosclerosi: olea europea, prunus amygdalus, syringa vulgaris (soprattutto coronarica), crataegus oxyacantha (soprattutto coronarica e tachicardie)  populus nigrum (soprattutto arti inferiori), azzurrite, baritina (queste due soprattutto se ipertensione essenziale e baritine anche per VPB), arteria 7CH e vena 7CH (se ipertensione), aorta 7CH (se aterosclerosi), colesterolo 7CH (ipercolesterolemia)
Morbo di Burger: cercis siliquastrum
Insufficienza venosa: sorbus domestica, castanea vesca, blenda, vena 4CH
Linfedema: castanea vesca
Emorroidi: aesculus hippocastanum


CRASI EMATICA
Anemia: tamaris gallica (se normocromica), ematite (se ipocromica), emoglobina 4CH, midollo osseo 7CH
Anemie bianche: vitis vinifera radice, monazite (neutropenia anche iatrogena) 
Ipercoagulabilità: cornus sanguinea gemme, prunus amygdalus scorza interna di radice, citrus limonum scorza interna di fuso (se aumento del fibrinogeno), fibriunm 9CH


APP. GASTROINTESTINALE
Ittero e discinesie biliari: secale cereale radice, rosmarinus officinalis, juniores communis germogli, lazulite (soprattutto se insufficienza epatica), diaspro verde (soprattutto se discinesia biliare), garnierite (soprattutto se insufficienza pancreatica), bile 4CH (discinesia biliare), calcolo biliare 9CH (litiasi biliare), fegato 4CH
Intolleranza glucidica, resistenza insulinica: betafite, blenda, pancreas 4CH (dispepsia di origine pancreatica)
Aftosi orale recidivante: ulexite, pirolusite
Gastrite: ficus carica, marmo saccaroide, glauconite, duodeno 4CH (se ulcera duodenale), mucosa gastrica 4CH (se gastrite o ulcera gastrica)
Diarrea/stipsi: vaccinum vitis idaea, arenaria rosa (se stipsi)
Parassitosi intestinale: betafite (soprattutto per ossiuri), mucosa del colon 4CH (se stipsi), mucosa del colon 9CH (se colite spastica)


SISTEMA NERVOSO
Ictus cerebri: alnus glutinosa
Nervosismo, insonnia: tilia, rodonite, bulbo 9CH (insonnia)
Depressione: lepidolite, tormalina litica
Instabilità neurovegetativa: glauconite
Spasmofilia: diopside
Vertigini e tremori cerebellari: cervelletto 7CH
Astenia mentale: cervello totale 4CH
Eccesso di appetito: hypothalamus 9CH


APP. OSTEOARTROMUSCOLARE
Artrosi: pinus montana, vitis vinifera (soprattutto artrosi deformanti e piccole articolazioni), ribes nigrum, feldspato quadratico, apatite (soprattutto se lombare), ossidiana (soprattutto se cervicale), orpimento o solfuro di arsenico (soprattutto se coxartrosi), midollo osseo 7CH, cartilagine articolare 7CH, disco cervicale 7CH (se cervicale), disco lombare 7CH (se lombare), disco toracico 7CH (se toracica), vertebra 9CH (qualsiasi artrosi vertebrale)
Artrite: feldspato quadratico, calcopirite aurifera, azzurrite
Gotta: fraxinus excelsior
Osteoporosi: abies pectinata, calcare di Versailles, diopside (nella persona giovane), osso 4CH (ritardo nel consolidamento di fratture)


APP. UROGENITALE
Ipertrofia prostatica benigna: sequoia gigantea, adularia
Dismenorrea e sindromi iperfollicoliniche: rubus idaeus, glauconite, calcopirite aurifera (se fibroma), Tiroide-Ipofisi-Ovaio-Surrene 4CH fl, utero 9CH (se fibroma)
Cistiti: bornite (ampio spettro, aspecifico), pirite di ferro (colibacilli e cistalgie anche sine materia)
Litiasi renale: calcolo renale 9CH


CUTE
Alterazioni cutanee: ulmus campestris (se eczema umido), cedrus libani (se eczema secco), bornite (se eczema infetto), conglomerato  (in ogni affezione cutanea), calcopirite aurifera (se herpes o psoriasi)


SISTEMA IMMUNITARIO
Allergie: ribes nigrum, histaminum 9CH




(Fonte: "La materia medica omeopatica clinica e associazioni bioterapiche" di Max Tétau, ed. Nuova Ipsa)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




Rock Rose (Helianthenum Nummularium) (PAURA)

Rock Rose è il fiore della paura acuta, del panico, del terrore vero e proprio. E' un fiore usato principalmente come rimedio mood (cioè in acuto, per una modalità manifestatasi in un dato momento ma che non è un tratto tipico della persona).

Ha come indicazioni principali i DAP (disturbo da attacco di panico), in cui può talore essere più efficace del Rescue Remedy, malattie improvvise o incidenti, attacchi isterici, balbuzie, addominalgie sine materia del bambino in età scolare, lomblagie acute ("colpo della strega"), "nodo alla gola" per angoscia acuta, reazioni neurovegetative da panico, agorafobia, claustrofobia.
Nel caso dei DAP si può agevolmente associare a Mimulus, rimedio type (ossia da usare in cronico, per un modo di essere timido e timoroso che è parte del temperamento della persona interessata), al fine di prevenire il timore dell'insorgenza improvvisa del DAP.
Trova anche alcuni impieghi transpersonali come nelle paralisi isteriche, blocchi digestivi, somatizzaioni in caso di paura, tremori o paralisi per terrore improvviso, tachicardie da somatizzazione.

Il contrario di Rock Rose è l'eroismo.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




I Fiori di Bach: classificazione

I Fiori del dottor Edward Bach (Moseley, 24 settembre 1886 – 27 novembre 1936), sono 38 e si suddividono in:


FIORI PER LA PAURA
Rock Rose (Helianthenum Nummularium)
Mimulus (Mimulus Guttatus)
Cherry Plum (Prunus Cerasifera)
Aspen (Populus Tremula)
Red Chestnut (Aesculus Carnea)

FIORI PER L'INSICUREZZA/INDECISIONE
Cerato (Ceratostigma Willmottiana)
Scleranthus (Scleranthus Anuus)
Gentian (Gentiana Amarella)
Gorse (Ulex Aeuropaeus)
Hornbeam (Carpinus Betulus)
Wild Oat (Bromus Ramosus)

FIORI PER L'APATIA
Clematis (Clematis Vitalba)
Honeysuckle (Lonicera Caprifolium)
Wild Rose (Rosa Canina)
Olive (Olea Aeuropaea)
White Chestnut (Aesculus Hippocastanum)
Mustard (Sinapis Arvensis)
Chestnut Bud (Gemma di Aesculus Hippocastanum)

FIORI PER L'INFLUENZABILITA'
Agrimony (Agrimonia Eupatoria)
Centaury (Centarium Umbellatum)
Walnut (Juglans Regia)
Holly (Ilex Aquifolium)

FIORI PER LO SCORAGGIAMENTO/DISPERAZIONE
Larch (Larix Decidua)
Pine (Pinus Sylvestris)
Elm (Ulmus Procera)
Sweet Chestnut (Castanea Sativa)
Star of Bethelem (Ornithogalum Umbellatum)
Willow (Salix Vitellina)
Oak (Quercus Robur)
Crab Apple (Malus Pumila)

FIORI PER L'ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE PER GLI ALTRI/TENDENZA A MANIPOLARE
Chicory (Cichorium Intybus)
Vervain (Verbena Officinalis)
Vine (Vitis Vinifera)
Beech (Fagus Sylvatica)
Rock Water (Acqua di sorgente)

FIORI PER LA SOLITUDNE
Water Violet (Hottonia Palustris)
Impatiens (Impatiens Glandulifera)
Heather (Calluna Vulgaris)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




venerdì 3 dicembre 2010

La mesoterapia

La mesoterapia è una tecnica terapeutica che consiste nell'iniezione intradermica di farmaci.
Si può avvalere tanto del farmaco classico tanto del farmaco omeopatico/omotossicologico (omeomesoterapia).
I punti di iniezione sono varii, e vanno dai punti trigger (i punti dolorosi e dolorabili alla pressione) a punti di agopuntura, alle proiezioni d'organo.
I campi di applicazione sono molteplici:

- dolori osteoartromuscolari (artriti, artrosi, esiti di traumi sportivi)
- mesoterapia estetica (ad esempio per trattare la celllulite, le smagliature o l'invecchiamento cutaneo, acne, alcune alopecie)
- disturbi circolatori (ad esempio pesantezza agli arti inferiori, ritenzione idrica, emorroidi )
- trattamento di cicatrici ipertrofiche (cheloidi)
- problematiche ginecologiche (dismenorrea)
- in otorinolaringoiatria (acufeni, tonsilliti, faringiti, sinusiti)
- emicranie

La mesoterapia si può associare tranquillamente ad altre terapie.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




La tavola delle omotossicosi

La tavola delle omotossicosi è una tabella creata dal dottor Reckeweg, medico tedesco fondatore delll'omotossicologia, che serve un pochino come orientamento, come una mappa, un percorso "guidato" attraverso le probabili evoluzioni, in aggravamento o in miglioramento, dello stato di salute/malattia di una persona.

Come già spegato nel post "Il compito dell'omotossicologia", il farmaco omotossicologico serve a migliorare quello che chiamiamo "il sistema della grande difesa", ovvero il "terreno" del paziente, o in altre parole ancora la sua reattività e capacità di risposta di fronte all'insulto stressante (microbo o inquinante o problema psicologico che sia).

Via via che la patologia si radica nell'organismo, abbiamo una progressione dell'intossicazione dal livello emuntoriale (emuntori sono gli organi eliminatori, principalmente cute, polmone, rene, fegato, intestino) al livello di matrice (lo "spazio" ricco di proteine e zuccheri che sta tra le cellule, con moltissime importanti funzioni) e infine a livello cellulare.

Via via invece che il rimedio omotossicologico aiuta il corpo a liberarsi dalle tossine, avremo un regredire dei sintomi in senso opposto e precisamente da sintomi di malattia cellulare a sintomi di matrice a sintomi emuntoriali.
Ecco perchè durante una terapia omotossicologica non deve stupire di veder ricomparire disturbi che ci hanno colpito in passato: questo fenomeno si chiama "vicariazione regressiva" ed è un buon segno!
Orientiamoci dunque sulla nostra "mappa" delle vicariazioni, la Tavola delle Omotossicosi:

(immagine tratta dal sito: http://www.medicinanonconvenzionale.net/Omotossicologia.aspx?Ac=2)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!




mercoledì 1 dicembre 2010

Il compito dell'omotossicologia

"Il microbo è nulla, il terreno è tutto" Claude Bernard

Cosa sia il microbo è noto, sebbene causa di malattia non siano solamente i microbi (batteri, visrus, funghi, protozoi) ma - e sempre di più - anche altri fattori esogeni di tipo chimico o fisico, come l'inquinamento. Ma il "microbo", o meglio lo "stressore", è nulla.

Cos'è invece il "terreno"?
Per "terreno" in omotossicologia si intende l'insieme delle potenzialità difensive dell'organismo, il "Sistema della grande difesa", la nostra capacità reattiva. Tale Sistema difensivo si esplica principalmente a 3 livelli:
1) Livello Emuntoriale. Gli organi emuntori sono gli organi principalmente deputati all'eliminazione di sostanze tossiche. Essi sono soprattutto la cute, il rene, i polmoni, il fegato e le vie biliari, l'intestino.
2) Livello di Matrice. La Matrice cellulare, che è il "mare" in cui "nuotano" le cellule, ossia è una sostanza ricca di proteine e zuccheri che funziona da supporto, deposito, smistamento e ancoraggio per e cellule e i loro prodotti.
3) Livello Cellulare. E qui siamo alla singola cellula vera e propria.
Pertanto l'omotossicologia interviene a questi 3 livelli: emuntoriale, di matrice, cellulare.

Per ognuno di questi livelli esistono a sua volta 2 sottolivelli di profondità crescente (e tanto più si va in profondità, ossia dall'emuntore alla cellula, tanto più la patologia è da considerarsi grave).
Avremo quindi:



Il rimedio omotossicologico ha come obiettivo la vicariazione, ossia il progressivo superficializzarsi della malattia. Infatti spesso si osserva, guarita una problematica molto profonda e quindi cellulare, il comparire di una "nuova" malattia di tipo di matrice, in realtà non nuova perchè trattasi sempre di malattie di cui il paziente ha sofferto negli anni addietro, prova del fatto che il suo problema da superficiale si è fatto via via più profondo nel tempo poichè non correttamente trattato. Scomprasa poi questa può comparire un disturbo emuntoriale, e quindi la guarigione completa.

Ecco perchè l'omotossicologia ha questo nome che significa studio dell'intossicazione del corpo umano, proprio perchè il corpo intossicato continua ad accumulare nel tempo tossine che dall'organo vanno al tessuto e dal tessuto alla cellula.

Compito dell'omotossicologo è aiutare l'eliminazione della sostanza tossica responsabile, "drenandola" dall'interno verso l'esterno dell'organismo.






.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con gli amici!