Inverno e influenza, un binomio classico.
Cosa fare per fronteggiarla?
Abbiamo già visto l'importanza della
prevenzione, e ho dedicato un
intero post alla cura della
febbre, di qualsiasi origine essa sia.
Oggi mi dedico nello specifico al virus dell'influenza stagionale e dei parainfluenzali, con tutti i classici sintomi.
Ci tengo a precisare nuovamente che a seguire si trovano suggerimenti di massima, e che la gestione di una cura (omotossicologica, e ancor più omeopatica pura) è cosa complessa da riservare al medico.
Rimanendo comunque su linee generali, e considerata la lunghezza di questo post dovuta alla frequenza del problema trattato, ritengo utile ricordare due cenni in merito alle assunzioni dei rimedi.
In generale i rimedi omoepatici vanno assunti a digiuno e sotto la lingua, vanno conservati al riparo da luce, calore e fonti elettromagnetiche, e per quanto riguarda i complessi omotossicologici sintomatici e drenanti la modalità più comune di somministrazione negli adulti è di 10-15 gocce per 2-3 volte al dì o di 1 compressa 2-3 volte al dì, fino ad una volta ogni mezz'ora nelle fasi acute. Vanno invece sapientemente dilazionate le somministrazioni dei
bioterapici e degli
organoterapici. (In età infantile generalmente si dimezzano le quantità, non la frequenza).
Le tinture madri (T.M.) si assumono nell'adulto a dosi di 30-50 gocce 2 volte al dì, mentre rimane pressochè impossibile quantificare gli omeopatici puri dal momento che la frequenza e la potenza del rimedio richiedono competenza e paziente personalizzazione.
Omeopatia:
Innanzitutto vediamo cosa fare ai
primissimi sintomi, o meglio ancora per
prevenire l'influenza nei periodi di epidemia o quando abbiamo in famiglia un ammalato.
In questo frangente ci sarà utilissimo
Oscillococcinum, assunto una volta la settimana, assieme ad
Influenzinum.
Una volta comparso il
caratteristico corredo sintomatologico, dal momento che l'esordio sarà accompagnato dall'immancabile
febbre, somministrare
Aconitum (appena iniziano i brividi) seguito da
Belladonna (appena inizia la sudorazione), come già indicato nel
post dedicato.
Per alleviare invece tutti gli altri sintomi correlati alle sindromi influenzali, può essere utile e molto pratico somministrare contestualmente
Gelsemium (che agirà soprattutto sui brividi e su quel tipico mal di testa che dall'occipite ci attanaglia a cerchio fino agli occhi),
Rhus tox (che ci aiuterà soprattutto nei confronti delle osteoartromialgie) ed
Eupatorium perfoliatum (che ha un'azione sovrapponibile ai due precedenti, ossia da un lato riduce i dolori ossei e muscolari e dall'altro attenua la cefalea oculare).
Se compare tosse secca, che scuote il petto al malato (lo vedremo tenersi il torace per contenere il dolore provocato dagli spasmi tussigeni) diamogli subito
Bryonia.
Se invece lo sbocco della malattia sarà soprattutto in piccoli sanguinamenti (ad esempio epistassi) usiamo
Ferrum phosphoricum.
Qualora la sindrome si concentri nell'apparato gastroenterico, con alitosi, diarrea, dolore in fossa iliaca destra, ricordiamoci di
Baptisia tinctoria.
Omotossicologia:
Ai
primissimi sintomi, in special modo quando siamo sicuri che si tratti del virus influenzale vero e proprio, affidiamoci ad un semplice
drenaggio linfatico assieme ad
Omeogriphi e ad
Engystol, compresse che aiuteranno il nostro organismo a rinforzarsi nei confronti di qualsiasi infezione ad origine virale.
Quando invece i
sintomi diventano conclamati, Aconitum Heel (oppure
Inver OTI) ci aiuterà a smorzare la febbre e i dolori ossei;
Belladonna Homaccord sarà utile se predomina il mal di gola con gola rossissima e tonsille gonfie;
Tartephedreel andrà insieme a
Tartarus Heel se lo sfogo virale sarà soprattutto nel senso di tosse catarrale molto produttiva oppure di bronchite asmatiforme (
Tartephedreel è un vero e proprio
drenaggio emuntoriale di tipo respiratorio), mentre davanti a tossi secche e stizzose è più utile associare
Droperteel ad
Husteel insieme a
Drosera Homaccord gocce; infine
Euphorbium compositum S spray nasale aiuta a liberare il naso ostruito.
L'omotossicologia ci propone anche un rimedio
per prevenire complicanze batteriche,
Echinacea compositum S, un'utilissima formula in fiale che si possono assumere tanto per via i.m./ s.c./ i.c./ e.v., che orale, od anche vaporizzate in aereosolterapia.
Bisogna sottolineare del resto che sia in una cura puramente omeopatica che in una terapia mista la prevenzione delle complicanze batteriche s può fare in ogni caso con
Echinacea angustifolia T.M.
Un'altra caratteristica dell'omotossicologia è quella di utilizzare, insieme al
drenaggio e ai rimedi specifici, anche i
bioterapici e/o gli organoterapici, in questo caso il più adatto bioterapiaco è
Grippe-nosode-Injeel, ma si può unire ad organoterapici specifici dell'organo più colpito.
Per concludere, non ho mai parlato degli oligoelementi, anch'essi utile strumento in varie problematiche.
Nel particolare caso dell'influenza credo utile il
Rame come singolo oligoelemento quale accompagnamento della terapia
durante la fase conclamata (aiuta a ridurre i sintomi da raffreddamento, e se associato ai comuni antinfiammatori ne potenzia l'effetto); mentre
Manganese-Rame, fin dai 2-3 mesi prima dell'epidemia, è efficace quale
prevenzione.
E con questo fine, e tanti auguri a tutti di non ammalarsi!!!
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