L'algodistrofia è una malattia conseguente solitamente a traumi che colpiscono gli arti superiori od inferiori, e consiste in un
ipertono simpatico.
Le conseguenze cliniche sono dolore, edema, sudorazione, alterazione dell'irrorazione sanguigna con effetti sulla temperatura e il colorito locale, alterazioni della sensibilità con disestesie ed allodinia, impotenza funzionale, talora osteoporosi localizzata, atrofia della cute e degli annessi, rigidità muscolare.
In generale sarà sempre valido un profondo
drenaggio omotossicologico, unitamente al binomio "antidolorifico ortopedico" costituito da Arnica Compositum Heel più Beta-Endorfina 4CH.
Potrà essere d'aiuto l'
omeomesoterapia locale e, ancor di più, la
neuralterapia, che appunto ha come fine il riequilibrio neurovascolare.
Dal momento che la terapia
omeopatica andrà fatta sulla base dei sintomi predominanti, potrà essere molto varia.
Ovviamente, avendo come causa la dinamica traumatica, sarà quasi sempre indicata Arnica a basse diluizioni.
Mi soffermerò ora in questo post in un caso molto peculiare nel quale mi sono di recente imbattuta.
Il sintomo predominante e caratteristico, assieme al dolore, era una disestesia, e precisamente la sensazione di sedersi su acqua fredda, su del ghiaccio, di bagnato sotto ai glutei (il trauma era stato duplice e sempre sacrale).
Ora vi è un rimedio che ha questa precisissima indicazione: Agaricus Muscarius.
E che dire della soddisfazione che si prova quando in meno di tre settimane il paziente, dopo mesi e mesi di sofferenza per questo fastidio, torna dicendo che è quasi scomparso?
E una volta aggiunta, in seconda battuta, l'Arnica, passano altri venti giorni e il disturbo è completamente eliminato?
Queste sì che sono attimi di grande gratificazione!
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