domenica 17 aprile 2011

La neuralterapia: quando? a chi? (parte terza)

Abbiamo visto nelle due parti precedenti cos'è la neuralterapia, dove si colloca tra le pratiche mediche, e come viene praticata.
Ora vediamo quando è utile e a cosa serve.

Direi che l'indicazione principale è il dolore, in tutte le sue forme.

Quindi il dolore ad esempio osteomioarticolare, come da artriti artrosi e reumatismi, e le conseguenze funzionali che provoca limitando il movimento.
Oppure il dolore viscerale che sia ancora di tipo flogistico o anche disturbi viscerali funzionali.

Facciamo un elenco esemplificativo, cercando di procedere per settori corporei:

Testa e collo:
cefalee e nevralgie
orzaioli e calazi, blefariti, dacriocistiti, congiuntiviti
sinusiti, riniti e pollinosi
otiti, tinnito, vertigini, cinetosi
tonsilliti e faringiti
sialoadenti
herpes simplex e zoster
distiroidismi e struma eutiroideo, tiroiditi
bolo isterico
laringiti

Torace:
bronchiti
asma
pleuriti
fratture costali
nevralgie intercostali
zoster
mastiti e mastodinie

Addome:
gastriti, coliti
stipsi
emorroidi
disturbi funzionali del fegato
sindrome post-colecistectomia
coliche biliari
coliche renali

Pelvi:
cistiti, prostatiti
incontinenza da stress
amenorrea, dismenorrea
dolore pelvico

Colonna vertebrale:
artrosi, artriti, lombalgia, sciatalgia, coccigodinia

Arti e principali articolazioni:
artriti, artrosi, tendiniti, sinoviti, borsiti, tendinopatie inserzionali
sindrome del tunnel carpale
morbo di Dupuytren
distorsioni, contusioni

Altro:
polineuropatie
malattie di Raynaud
varici
linfedema
adeniti
dermatiti
cheloidi
ulcere

Concludendo, la neuralterapia è un metodo che tratta l'organismo attraverso il sistema regolatore basale, e pertanto può utilmente essere associata a terapie che agiscono esse pure in tal senso, come l'omeopatia, l'omotossicologia, l'agopuntura e le tecniche da essa derivate.
Può altresì trovare valida indicazione come coadiuvante a terapie classiche, laddove la patologia in atto o pregressa abbia provocato disfunzioni del simpatico e ridotto la perfusione tissutale, fattori che infatti contribuiscono alla genesi del dolore.

Per chi desiderasse approfondire l'argomento, ho trovato utili due testi:
- divulgativo: "Neuralterapia" di Paolo Cataldi, ed. Red
- scientifico: "Manuale e atlante di terapia neurale secondo Huneke" di Hans Barop, ed. Edi-Ermes

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4 commenti:

  1. Grazie. Qui imparo sempre qualcosa.
    D.

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  2. grazie Daniele, anche io dal tuo blog imparo sempre!!!

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  3. Confermo quanto detto da Daniele.

    Qui non si finisce mai di imparare =)

    Complimenti per l'articolo chiaro e ben formattato

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  4. Grazie Demk!!! ;-)))
    Anche io dal vostro blog non finisco mai di imparare, siete vulcani di idee!!!

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