Foto tratta e modificata da: http://www.psicoterapeuta-roma.com/attacchi_di_panico_disturbo_sintomi_terapia.html
Sebbene le problematiche psicologiche richiedano una trattazione profondissima ed ampia all'inverosimile, voglio trattarne una pur minimissima parte, cominciando dal trac, cioè da quella sensazione improvvisa, inaspettata e violenta che ci paralizza l'animo e la mente, in particolare prima di un evento che ci terrorizza (esami, esibizioni pubbliche, colloqui di lavoro, un incontro con una persona per noi particolarmente importante eccetera).
E' sempre importante per il medico capire se si tratta di un disturbo transitorio e passeggero che riconosce un preciso fattore scatenante, oppure se si tratta di un fenomeno ansioso o DAP, oppure ancora se si tratta di una manifestazione di qualche patologia psichiatrica più importante.
Rimanendo nella prima ipotesi possiamo avvalerci dell'omeopatia come supporto al trac emozionale transitorio, specialmente, come già detto, di tipo anticipatorio:
- Gelsemium: panico totale con perdita di memoria, impossibilità a concentrarsi, , tremori e sensazione di cedimento muscolare, vertigini, diplopia, sensazioni presincopali, diarrea, tendenza alla poliuria quando il soggetto si rilassa un pochino. E' utile sia in prevenzione (da un mese ad un giorno prima dell'evento, eventualmente associato ad Ignatia) sia in attacco acuto.
- Ignatia amara: sia nell'ansia da anticipazione (come Gelsemium) sia come conseguenza di eventi dolorosi e/o frustranti. i disturbi in questo caso sono diversi e vanno da una costante iperestesia polisensoriale a palpitazioni, insonnia, anoressia o fame nervosa, cefalea a chiodo, bolo, sospiri, sbadigli, spasmi in fossa colica destra, sempre migliorati con la distrazione.
- Argentum nitricum: sintomi soprattutto digestivi, con aereofagia e diarrea, in pazienti nervosi, agitati, frettolosi , ma contemporaneamente sovraffaticati e spossati
- Ambra grisea: in pazienti timidissimi che esprimo il trac con stanchezza, tremori, spasmi, tosse nervosa, insonnia
- Moschus: se la paziente (più spesso che il paziente) sviene, o ha manifestazioni di ipereccitabilità nervosa quali pianto e riso alternati ed incontrollati, o con manifestazioni teatrali.
- Staphysagria: trac da emozioni negative represse quali collera trattenuta, vessazioni, umiliazioni, fallimenti, che comportano manifestazioni psicosomatiche specialmente urogenitali, in personalità molto suscettibili e permalose
- Coffee: dopo una gioia improvvisa
Anche l'omotossicologia ci può venire in aiuto, soprattutto come prevenzione di ricadute.
In associazione ai rimedi omeopatici sintomatologici, per stabilizzare il tono neurovegetativo useremo ad esempio Ignatia Homaccord se prevale un'atteggiamento ansioso-depressivo o Acidum Phosphoricum Homaccord se prevale l'astenia psico-fisica, mentre come rimedio base associato al drenaggio useremo Selenium compositum.
Negli oligoelementi possiamo attingere a:
Manganese-Cobalto, in Bottle-Pack, come prevenzione della distonia neurovegtativa e degli stati ansiosi, una fiala a giorni alterni per circa 3 mesi, oppure a Oligoel 7 (Litio) circa 30 gocce mattina e sera.
Utile anche l'utilizzo di altre terapie coadiuvanti come i fitoterapici, tecniche di rilassamento come il training autogeno, e le terapie manuali.
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Molto istruttivo e utile. Non so bene come può essere considerato il panico preventivo, diciamo, una settimana prima di un evento.
RispondiEliminaHai ragione Daniele, in realtà non è che si possa veramente prevenire la singola situazione di panico, ma invece si punta a prevenile tutte in generale in soggetti predisposti, ossia in persone che non una o due volte nella vita, ma abbastanza sistematicamente subiscono effetti paralizzanti davanti a prove anche minime da affrontare.
RispondiEliminaSpero di essermi spiegata un po' meglio.
A presto!
Francesca