mercoledì 16 maggio 2012

Il Campo di Disturbo (o Focus): aspetti terapeutici

Segue da qui ...


Dopo aver individuato il CdD con un'accurata diagnosi, dovremo cercare di eliminarlo tramite un vero e proprio switch-off sulle cellule del SNA.

Le tecniche a disposizione sono tante:

  • manuali
  • mediche classiche
  • mediche regolatorie: mesoterapia, agopuntura, omeopatia, omotossicologia, omeosiniatria, neuralterapia


La Neuralterapia utilizza la Procaina sui punti di algia e algia riflessa, sulle cicatrici, sui foci flogistici, sui gangli, sulle radici nervose, sui tronchi nervosi.
La diluizione ottimale della Procaina è quella allo 0,8-1%. Pertanto, avendo a disposizione fiale al 2% da 2 ml, possiamo portarla alla concentrazione ideale in una siringa da 5 ml semplicemente riempiendo la siringa con 1,3-1,5 ml di Procaina al 2% e tirando fino a 5 ml con fisiologica (e/o sodio bicarbonato 1 mEq e/o rimedi omeopatici) (Per maggiori dettagli si veda qui)

L'Omeosiniatria utilizza farmaci omotossicologici sui punti di algia e algia riflessa, sui punti di agopuntura, sugli zonidi, sui punti di Weihe, sui foci flogistici, sui trigger point, sul CdD (in particolare sui CdD del massiccio facciale e dell'apparato gastroenterico)
Molto utili i Medical Device, che in realtà non sono veri e propri rimedi omotossicologici ma composti con una componente fissa, il Collagene, ed una variabile con un suo spiccato tropismo tissutale.
Hanno un ruolo quasi di drenaggio, in quanto il collagene stimola la ristrutturazione collagenica del connettivo e quindi aumenta la responsività ai successivi stimoli omotossicologici

L'Omeomesoterpia si potrà fare su tutti questi punti con rimedi di drenaggio, con composti semplici, con rimedi in accordo di potenza, con compositum ad azione di stimolo generale (allopatici omeopatizzati, nosodi, catalizzatori intermedi, omeopatici classici), con compositum ad azione di stimolo tissutale (contenenti organi suis), con unitari a diluizione scalare.

Naturalmente, come già detto sopra, possiamo fare una specie di Impletol Neuralterapico miscelando 1 - 1,5 ml di Procaina al 2% con 3,5 - 6 ml di fisiologica: a questo punto dinamizzo con alcune decine di succussioni, in modo da miscelare perfettamente la soluzione, e quindi vi aggiungo il rimedio o i rimedi omotossicologici/omeopatici: in tal modo avrò il vantaggio di unire la tecnica neuralterapica pura con la tecnica omosiniartrica e otteniamo un aumento di volume iniettabile, senza incappare nello svantaggio dell'interazione di un farmaco (nel caso la Procaina) sui rimedi omeopatici.


(Tratto dagli appunti del corso di Neuralterapia tenuto dal dottor M. Loberti, Modena, Aprile-Maggio 2012, Prima Lezione)

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