venerdì 25 febbraio 2011

SUNSHINE AWARD 2011

Ho vinto un premio!! Il primo per il mio blog!! SUNSHINE AWARD 2011 , ossia un pubblico apprezzamento che possiamo assegnare ai blog e alle blogger che più ci stanno care:
ed eccomi così a postare in modo del tutto imprevisto, grazie a Francesco che mi ha premiata!!!

L'idea è davvero carina, ed è un modo per far conoscere (e conoscere) blog diversi e magari con argomenti cui di solito non ci interessiamo. Un'occasione quindi non solo per vedere come lavorano altre persone sul nostro stesso settore, ma anche per aprire la mente a interessi nuovi e diversi ... non si sa mai, magari scopriamo in noi stessi risorse sconosciute e si moltiplicano gli hobby e le conoscenze!!

Grazie Francesco, webmaster di un bellissimo blog di cucina vegetariana alla spezzinaaaaaaaa!!

Le regole sono queste:
  1. scrivere un post per il premio;
  2. ringraziare nel nostro post chi ci ha premiato;
  3. passarlo a 12 blog ritenuti meritevoli;
  4. inserire il link di ciascuno dei blog scelti;
  5. dirlo ai premiati
Ecco l'elenco dei 12 blog che premio io, in ordine del tutto casuale (per molti è un'occasione in cui ringraziare gli autori per l'aiuto che mi hanno offerto in certe occasioni): di mia inziativa ho inserito una breve motivazione al premio:

  1. Pensieri Lenti per l'affinità nelle letture e nella spiritualità
  2. La cuoca pasticciona per avermi fatto una torta di compleanno anche se io non c'ero!
  3. Clo&Demk per avermi aiutata più volte con simpatia e cortesia nel fare questo blog
  4. Appunti per blogger per avermi suggerito alcune idee brillanti per il blog
  5. Veganblog per essermi sempre di spunto per una cucina etica verso l'uomo e tutto il creato
  6. Immagineafrica per il comune desiderio di silenzio e per farmi conoscere un'Africa che non conoscevo
  7. Inventoridistrade per essere il blog del circolo culturale della mia parrocchia!
  8. Il blog di Nanino (zia Caua) per tutti i suggerimenti culinari che ho ricevuto da Nanino (zia Caua)
  9. In cucina con amore per la simpatia che ho per Stellina84
  10. Robin Yoga's Space perchè è il blog della mia prof di yoga
  11. Omotossicologia per affinità di interessi pofessionali
  12. Attentialweb per gli argomenti bio-eco ma soprattutto per il titolo, troppo forteeeeee!!!

       

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giovedì 24 febbraio 2011

Equilibrio acido-base

L'equilibro acido-base è uno degli equilibri fondamentali dei sitemi viventi, mantenuto grazie ad una fine regolazione omeostatica.
La vita è compatibile con valori di pH di 7,4 +/- 0,4

In un'emogasanalisi arteriosa potremo trovare le seguenti alterazioni:

ACIDOSI METABOLICA:
pH tra 7,25 e 7,35 o pH normale se l'acidosi è compensata
riduzione dei bicarbonati a 10 mEq/l o meno
riduzione della pCO2 a 20-30 mmHg
Le cause principali sono: invasione acida endogena come nella chetosi diabetica o l'acidosi lattica, o esogena come nelle intossicazioni da metanolo, alcool, salicilato e glicol etilenico; insufficienza rnale acuta o cronica; perdita di basi (colera).

 
ACIDOSI RESPIRATORIA:
pH tra 7,25 e 7,35 o pH normale se l'acidosi è compensata
aumento dei bicarbonati tra 30 e 50 mEq/l finchè c'è compenso per poi normalizzarsi nello scompenso (25 mEq/l)
aumento della pCO2 a 70-80 mmHg
Le cause principali sono: compromissione fisica (trauma cranico, accidenti vascolari) o chimica (barbiturici, sedativi, botulismo) dei centri e vie respiratorie; broncopneumopatie  acute e croniche.


ALCALOSI METABOLICA
pH intorno a 7,45 o normale se l'alcalosi è compensata
aumento dei bicarbonati
pCO2 normale o lievemente aumentata
Le cause principali sono: eccessiva introduzione di alcali (esempio nei gastropatici in terapia); eccessiva perdita di acidi (vomiti protratti - in questo caso caratteristica è la diminuzione della cloruria -, aspirazioni gastriche con sondino, abuso di diuretici - in questo caso sono caratteristiche l'ipokaliemia e la dminuzione dei bicarbonati nelle urine - o lassativi); iperaldosteronismo primitivo o morbo di Conn.


ALCALOSI RESPIRATORIA
pH aumentato
pCO2 diminuita
Cause principali: iperventilazione, coma epatico, intossicazione da salicilato, attività fisica a grandi altitudini.

Eccettuati questi quadri clinici eclatanti e meno frequenti, molto più comune e subdola è la lievissima acidosi metabolica compensata che si instaura cronicamente a causa di stress, inquinanti alimentari e inalanti, vita sedentaria e al chiuso, alimentazione sbilanciata con eccesso di zuccheri raffinati, fumo di sigaretta ed altre cause legate allo stile di vita.

Questa acidosi è rilevabile solo facendo un controllo urinario quotidiano e ripetuto per periodi abbastanza lunghi, confrontando molo semplicemente l'esito della cartina tornasole col seguente diagramma:



(immagine tratta dal sito: http://www.acidosi.it/il_problema_acidosi.asp)

Qualora il riscontro dei valori di pH sia significativamente sotto la norma (area bianca) allora sarà opportuna una correzione delle abitudini di vita.

A cosa può portare un'acidosi cronica seppur lievissima?
Ad esempio ad una minor resistenza agli stress e ad una maggiore sensibilità al dolore, a stanchezza, alla formazione di cellulite e ad un maggior lavoro renale, alla predisposizione all'infiammazione e all'osteoporosi.

Come combattere l'acidosi?
Innanzitutto con una sana attività fisica, meglio ancora se all'aperto, quindi con regolare introduzione di acqua (almeno 1,5 litri al giorno!), con eliminazione di abitudini insane come il fumo o l'eccesso di eccitanti (caffè, the o altro), con una drastica riduzione degli zuccheri raffinati (anche il pancreas - e la bilancia - ringraziano!!!con una dieta ricca di frutta e verdura e di alimenti alcalini:

(Immagine tratta da: http://www.acidosi.it/download/dieta%20alcalinizzante.pdf)

Da ultimo, e sempre solo sotto controllo medico, con un breve periodo di integrazione con prodotti alcalinizzanti.
     

Fonti: A. Caniggia "Metodologia Clinica" Ed. Minerva Italica VII edizione
Sito Named: www.acidosi.it


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domenica 13 febbraio 2011

La medicina funzionale regolatoria

Cos'è la Medicina Funzionale Regolatoria?
E' un approccio clinico che integra la medicina convenzionale con diverse medicine non convenzionali, dall'agopuntura all'omeopatia, dall'omotossicologia alla fitoterapia alla floriterapia, e con attenzione particolare alla nutrizione e al riequilibrio acido/base.

Come dice il nome, è indirizzata soprattutto alle patologie cosidette "funzionali" ossia quelle in cui pur esistendo dei sintomi non vi è riscontro di alcuna lesione anatomofunzionale, cioè in cui sia gli esami strumentali che di laboratorio risultano essere negativi o debolmente positivi, non tanto da giustificare la sintomatologia imponente.
Inoltre è "regolatoria", in quanto ha come obiettivo il ritorno ad uno stato di equilibrio, alterato da uno stress. L'equilibrio è in realtà la continua oscillazione elastica tra prevalenza del tono simpatico e quella del tono parasimpatico o vagale (regolazione neurovegetativa), e tra uno stato di acidosi e uno stato di alcalosi della matrice extracellulare (regolazione metabolica).

In altre parole si cerca di aiutare la capacità reattiva di autoregolazione del nostro organismo, in risposta ad un evento stressogeno, piuttosto che bloccare (come spesso fa la medicina allopatica) i veri o presunti responsabili della malattia.



La figura illustra sinteticamente i punti di azione della Medicina Funzionale Regolatoria.

Un organismo sano oscilla (oscillazioni circadiane, ossia notturne/diurne) tra stato di acidosi e di alcalosi, tra prevalenza del tono simpatico e prevalenza del tono vagale.
Uno stress porta immediatamente in stato di allarme, con aumento delle catecolammine (adrenalina e noradrenalina), sintomi di stress (depressione dell'umore, insonnia, inappetenza, estremità fredde per vasocostrizione, quindi potremmo definirla fase "fredda"...) e acidosi.

Se questa fase si dovesse prolungare troppo a lungo si va in deficit di catecolammine il cui posto vien preso dagli ormoni tiroidei e successivamente da un aumento del cortisolo (con conseguente aumento del colesterolo).

Terminato lo stress si torna in fase vagotonica ma segue sempre un picco simpatico, che serve al fine di "controllare" di verificare le capacità reali di recupero dell'organismo e dà tempo alle cellule di effettuare un recupero trofico, cioè nutrizionale. In questa fase si hanno frequentemente fenomeni flogistici, quindi potremmo definirla fase "calda".

Infine di nuovo crolla il tono simpatico e ritorna il tono parasimpatico iniziando una fase di recupero strutturale che precede il ripristino dell'equilibrio dinamico. In quest'ultima fase spesso vi sono fenomeni infettivi in quanto i microbi possono da parte loro aiutare poichè se vi è stata, come vedremo, un'iperproliferazione cellulare, essi digeriscono le strutture eccedenti, favorendo un ritorno a condizioni morfologiche iniziali.

Un discorso a parte meritano le reazioni dei tessuti derivanti dai diversi foglietti embrionali.
I foglietti embrionali sono 3: endoderma, mesoderma ed ectoderma.
Tutti i nostri tessuti ed organi derivano da uno di questi tre foglietti embrionali, e avranno un comportamento diverso nella fase attiva del conflitto e nella fase d risoluzione.

Infatti mentre ectoderma e mesoderma in fase attiva (stress attivo, acidosi, simpaticotono) tendono ad ulcerarsi o andare in necrosi, al contrario i tessuti di origine endodermica proliferano.
In fase di risoluzione (alcalosi, ortosimpaticotono) accade l'esatto contrario e avremo malattie proliferative nei tessuti di origine ecto e mesodermica (un esempio per tutti sono le verruche) mentre gli organi derivati dal foglietto endodermico esprimeranno malattie proliferative.

Ecco che la Medicina Funzionale Regolatoria si propone di coadiuvare le riserve reattive dell'organismo stressato per facilitare il recupero della normale situazione fisiologica.
Ora essa si serve, come già accennato, non solo delle conoscenze classiche, ma integra nella diagnosi e nella terapia le nozioni di omeopatia, omotossicologia, medicina tradizionale cinese, fitoterapia, floriterapia, alimentazione e integrazione alimentare, riequilibrio acido/base, e si appoggia, seppur con le debite distanze, ad alcune idee del dott. Hamer.

Personalmente la vedo come un valido aiuto nelle patologie che sono espressioni funzionali di uno stress fisico o ancora di più psicologico acuto o cronico.

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mercoledì 9 febbraio 2011

I tempi della terapia

Immagine tratta dal sito: http://www.tecnicheortopediche.it/pag%202.htm

 
Quanto tempo ci vorrà per ...?
Per la salute si ha fretta, per tutto si ha fretta.
L'omeopatia ci constringe a riallacciare i rapporti con la pazienza.
Tutto e subito fa parte (a volte) del farmaco classico.
Chi va piano va sano e va lontano si addice di più alla terapia omeopatica ed omotossicologica.
Vero è che, come la tartarughina Cassiopea di Momo (romanzo di M. Ende), più andava piano e più guadagnava terreno rispetto ai cattivissimi uomini grigi, anche con questi metodi terapeutici i risultati sono spesso più duraturi e ben radicati di quanto non si ottenga con le terapie convenzionali.
Detto che ciò ovviamente ha le sue eccezioni, passiamo ai dati concreti.

 
Quanto dura mediamente una terapia omotossicologica?
Se rimane sempre vera la necessità di una forte personalizzazione anche nelle tempistiche, potremmo dire che a grandi linee avremo:

  • un primo mese è dedicato a migliorare la sintomatologia che affligge il paziente (che a volte è già sufficiente a ristabilire l'equilibrio)
  • altri tre mesi circa per consolidare i risultati
  • fatto questo in alcuni casi, soprattutto laddove le patologie sono croniche o di vecchia data, può rendersi necessario un mantenimento i cui tempi sono strettamente individuali, solitamente qualche mese.
 
Quindi riassumendo avremo una durata da un minimo di un mese ad un massimo di quattro mesi per la terapia, più altri due tre mesi per il mantenimento.

 
Fonte: Quaderni di Clinica Omotossicologica, Guna Editore


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