sabato 26 novembre 2011

Modalità di conservazione e di assunzione dei rimedi omeopatici



Per oggi ecco alcune semplici ma importanti modalità di conservazione dei rimedi omeopatici, omotossicologici, oligoelementi, fiori di Bach, litogemmoterapici eccetera.

Elenco le regole (non in ordine di importanza).

Come conservarli?
  • al riparo da luce e calore
  • lontano da fonti elettromagnetiche (radiosveglie, frigorifero, freezer, cellulari, computer, TV ...)

Come assumerli?
  • a digiuno (15-30 minuti prima o 1-2 ore dopo i pasti)
  • sotto la lingua
  • bevendo molta acqua durante i giorni della terapia
  • evitando di assumere carne di maiale, soprattutto se si sta facendo una terapia a base di organoterapici suis
  • evitando di eccedere con tisane
  • stando attenti a non assumerli immediatamente dopo aver lavato i denti (semplicemente perchè il dentifricio contiene spesso sostanze, tipo la salvia, che alterano le capacità di assorbimento sublinguale)
  • attenendosi rigorosamente alle frequenze di assunzione consigliate
  • non prendere in mano i granuli/globuli ma versarli nel coperchietto del tubo e quindi direttamente in bocca sotto la lingua


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venerdì 18 novembre 2011

Come affrontare ... la febbre




"Mamma, ho anche la febbre!"
Quante volte da bambini abbiamo guardato con malcelata soddisfazione il termometro, che ci assicurava che sì, questa volta dalla scuola dovevamo rimanere proprio a casa, perchè se c'era la febbre allora eravamo veramente ammalati.
E quante volte il medico sollevando la cornetta del telefono sente come prima denuncia di sicura malattia del paziente la presenza più o meno importante del sintomo "febbre"! "Dottore, ho la febbre ... " e poi tutto il resto. Poi però, quasi che il resto non fosse la causa ma la conseguenza dell'aumento di temperatura.
Nient'affatto: la febbre, o rialzo termico, o aumento della temperatura corporea, o iperpiressia (ci si sbizzarrisce nei nomi) è un sintomo, e non una malattia.
Un sintomo utilissimo perlatro, finalizzato alla sconfitta del microbo infettante.
Ma anche un sintomo fastidioso, che porta con sè "regali" come dolori muscolari e ossei diffusi, occhi lacrimanti, mal di testa, difficoltà di concentrazione, intolleranza a luce e rumori ... quando non provoca, nel bambino sotto i 6 anni, attacchi di convulsioni generalizzate.
Il rimedio classico e arcinoto alla febbre è il paracetamolo (Tachipirina).
Tuttavia bisogna notare come l'uso del paracetamolo seppur porti sollievo va a spegnere l'unico fuoco naturale in grado di bruciare l'esercito nemico, il microorganismo.
Da qui la sempre maggior tendenza, anche nei corsi accademici, a raccomandarne l'uso solo in casi selezionati a rischio elevato, come i bambini che hanno già sofferto di convulsioni febbrili, gli anziani, i cardiopatici, e qualora la febbre sia alta al punto che i sintomi collaterali (cefalea in primis) diventino eccessivamente forti.
Cosa fare in tutti gli altri casi?
A parte una sempre importantissima idratazione, se per la medicina accademica rimane del resto solo il soffrire pazientemente, la medicina non convenzionale ci offre invece una vastissima gamma di rimedi utili a domare la febbre e i dolori che la accompagnano.

Fiori di Bach
  • Crab Apple: è un fiore di Bach. Diluire 4-6 gocce in un bicchiere d'acqua e sorseggiarle a poco a poco. Solitamente (eccettuati i casi in cui il paziente è completamente anergico, cioè talmente stremato da non aver nemmeno più in corpo le energie per reagire) si assisterà ad un rapido incremento della febbre (mamme, non vi spaventate!!), che dopo alcune ore scenderà altrettanto rapidamente con abbondante sudorazione.

Omeopatia
  • Aconitum: nella fase del brivido, specialmente se dovuta a colpo di freddo secco, con tachicardia, pelle rossa bruciante e secca, con forte sete ed agitazione (rinofaringiti, tonisilliti, laringiti, crup con tosse verso mezzanotte, diarrea da colpo di freddo con coliche), sete di piccole quantità di acqua fredda.
  • Belladonna: stesse indicazioni di Aconitum ma anche se c'è sudorazione abbondante, cefalea pulsante, occhi molto lucidi, delirio. Per i maggiori segni di flogosi spesso nella febbre segue cronologicamente Aconitum
  • Pyrogenium: a prescindere dalla sintomatologia e dall'eziologia, in tutti gli stati febbrili ed in particolar modo laddove il malato è prostrato, astenico, nn reattivo, si trascina la febbre o la febbricola per tempi lunghi, e a dispetto del modesto rialzo termico ha il polso piuttosto frequente (tachicardico)
  • Eupatorium perfoliatum: soprattutto nelle sindromi influenzali, con dolore ai bulbi oculari peggiorato alla minima compressione sul bulbo, e indolenzimento generale
  • Baptisia tinctoria: come Eupatorium, ma con sintomi biliari e/o gastrici, e in fossa ilaca destra
  • Echinacea angustifolia (anche in T.M.): in tutti i processi infettivi, specialmente batterici
  • Arsenicum: con peggioramento all'una-due di notte, bruciori fortissimi che migliorano col calore , agitazione e prostrazione importanti (frequente nelle infezioni intestinali, con diarrea nerastra e maleodorante, dissenteria, bruciore anale)
  • Gelsemium: con cefalea congestizia sopratutto occipitale e assenza di sete e di sudorazione
  • Bryonia: febbre con sete di grandi quantità di acqua fredda, mucose secche (tosse secca, tracheiti o bronchiti, con dolore retrosternale che costringe a premere forte contro il torace quando si tossisce). Sta immobile, peggiora col movimento e migliora con la forte pressione. Dolori pungenti
  • Rhus tox: anche qui febbre con sete di grandi quantità di acqua fredda, mucose secche (triangolo rosso sulla punta della lingua), forte agitazione (come Aconitum e Arsenicum), il malato non sta mai fermo, rabbrividisce al minimo movimento
  • Actaea Racemosa (Cimicifuga): febbre con cervicalgia che si irradia agli occhi
  • Agaricus: febbre con delirio

Omotossicologia ed altri complessi omeopatici:
  • Utile il drenaggio linfatico con Lymphomyosot gocce o Lymdiaral gocce, associato ad Aconitum Heel e a Belladonna Homaccord, più Echinacea compositum S. Questo schema si adatta anche ad adulti ed anziani con una cera facilità e senza timore di incorrere in interazioni con eventali terapie preesistenti.
  • Altresì trovo utilissimo Oscillococcinum, un vero simolante delle nostre difese, assieme a Para-G compresse che potremmo definire il "paracetamolo omeopatico"! Questo schema lo uso volentieri soprattutto nei giovani, in quanto più probabilmente non necessitano di una maggiore disintossicazione con drenaggio.


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sabato 12 novembre 2011

Come affrontare ... la stagione fredda




Sta arrivando davvero la stagione invernale.
Dopo un caldo che sembrava non dover mai finire ci troviamo davanti ad un autunno piovosissimo, umido, di quelli che invogliano a chiudersi in casa se solo si potesse! E invece bisogna far fronte alla stagione autunnale e invernale, ma basta essere ben equipaggiati, non solo nell'abbigliamento.

Parliamo oggi di prevenzione, con riferimento specifico alle virosi stagionali, a carattere prevalentemente respiratorio. Febbricole e febbroni, raffreddamenti, tosse, freddolosità, dolori alle articolazioni ... delle febbri e dei singoli sintomi parlerò in post dedicati, oggi vediamo solo una piccola ma importantissima cosa: come prevenirli, come rafforzare il nostro organismo per fronteggiare coraggiosamente i nemici in arrivo.

Nella mia esperienza personale utilizzo pochi rimedi ma efficacissimi.
Sono complessi omeopatici ed omotossicologici, il cui obiettivo è innanzitutto il drenaggio, ovvero l'alleggerimento del carico tossico, e poi il rafforzamento diretto ed indiretto del sistema immunitario.

Per persone che sono avanti nell'età, o comunque che hanno assunto molti farmaci negli anni precedenti, o che sono intossicate dal fumo o da altre abitudini di vita igienicamente scorrette (vita sedentaria, accessi alimentari, vita in città inquinate eccetera ...) inizio a Ottobre-Novembre un paio di mesetti con:
Lymphomiosot gocce 10 gocce sublinguali mattina e sera (o Lymdiaraal gocce, 15 gocce)
Galium Heel gocce, stesso dosaggio.
Questo è il vero e proprio drenaggio in senso omotossicologico.
Contemporaneamente si assume Oscillococcinum un tubo dose sublinguale la settimana per tutto il periodo invernale, oppure Omeogriphi (che contiene anche il bioterapico influenzale) in identiche dosi.

Nei soggetti meno intossicati (bambini, giovani che hanno assunto pochi medicinali e fanno sport) mi limito all'utilizzo dell'ultimo rimedio e basta.
Infatti Oscillococcinum ed Omeogriphi non servono per il drenaggio ma sono piuttosto dei "vaccini", ovverosia contengono sostanze in grado di stimolare le difese immunitarie.

Oscillococcinum è un complesso omeopatico che torna assai utile anche assunto ripetutamente durante la giornata (2-3 volte) ai primi sintomi, sebbene in questi casi mi tornino assai comodi anche Omeogriphi ed Inver Oti.
Ma non voglio anticipare ora il trattamento delle sindromi febbrili da raffreddamento, di cui parlerò prossimamente.

Per ora cominciamo a prevenire, che è comunque meglio che curare!

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domenica 6 novembre 2011

La medicina nel futuro



Mi piace immaginare quando, fra anni e anni, secoli forse o forse millenni, la medicina odierna verrà guardata attraverso il cannocchiale del tempo e sarà vista come qualcosa di molto antico ed ormai superato da tempo.
Ma non perchè saranno ulteriormente progredite le tecnologie e la chimica, bensì al contrario: perchè l'umanità sarà stata finalmente capace di riappropriarsi della natura, delle relazioni, della capacità di sintesi, e dei sistemi semplici.
Allora gli odierni "camici bianchi" saranno ricordati con compassione, con un sorrisetto, esattamente come noi raccontiamo delle cure praticate nei secoli trascorsi.

La medicina fino al 1600 circa era soprattutto stregoneria, alchimia, e il corpo umano un balocco con cui l'uomo stesso giocava e sperimentava.
Con l'avvento dell'anatomia patologica e della biochimica si fa il salto alla medicina contemporanea, scientista, riduzionista, organicista: l'uomo-bambino ha voluto rompere il suo giocattolo, farlo a pezzi per sapere come funziona e studiarlo. Ed eccoci oggi ad aggiustarne volta per volta le singole parti, ora con la chirurgia, ora con la più fine chimica farmacologica.

Ma prima o poi la scienza si renderà conto che è necessaria una nuova sintesi, sarà indispensabile restituire il corpo umano, anzi la persona, alla sua integrità, e il fanciullo che ha smontato il suo gingillo lo dovrà riassemblare, e guardare e curare nel suo complesso.
Questa a mio avviso sarà la medicina di un futuro non so quanto lontano: una medicina elegante, indolore, globale, priva di effetti collaterali, ed anche domestica-famigliare.
Famigliare sì, dove gli ospedali e il personale sanitario di oggi, asettici e rigorosi, spesso forzatamente distaccati, non esisteranno più e verranno anzi additati come un sistema primitivo e grezzo.
La presuntuosa medicina del 2000 sarà vista come una specie di cantiere in cui si alternavano falegnami o idraulici o elettricisti del corpo umano secondo i casi, insieme a grossolani sistemi diagnostici che richiedevano spazi enormi e goffi macchinari costosissimi, cui facevano seguito, quali terapie, dei bombardamenti macromolecolari con veri e propri veleni di cui nemmeno si conoscevano tutti gli effetti ...

Io invece amo immaginare un futuro della medicina in cui nulla di macroscopico servirà più per curare, ma la guarigione avverrà non so ora come ma di certo in modo silenzioso, invisibile, caldo, impalpabile, fluido, e in un contesto di intime relazioni umane.

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Links utili per medici omeopati: testi online e software gratis

Non so se queste indicazioni potranno essere utili per alcuni colleghi che fanno anche omeopatia, comunque anche se suppongo che i più già li conosceranno tutti ampiamente, le scrivo non si sa mai facciano comodo a qualcuno.
Si tratta di alcuni links da cui scaricare testi o software gratuiti di omeopatia. Quasi tutti in inglese o spagnolo però, l'utente è avvisato!







  • Bellavite, P. Biodinamica. Basi Fisiopatologiche e Tracce di Metodo per una Medicina Integrata. Tecniche Nuove, Milano, 1998, in italiano: vedere qui






Sono graditi suggerimenti ed integrazioni, sperando di aver, già con questo poco, aiutato qualcuno a lavorare meglio e più celermente.

 


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venerdì 4 novembre 2011

Apiterapia n°2: il polline



Per il post rimando al sito:
http://www.scienzanatura.it/vetrina/polline/

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