domenica 13 febbraio 2011

La medicina funzionale regolatoria

Cos'è la Medicina Funzionale Regolatoria?
E' un approccio clinico che integra la medicina convenzionale con diverse medicine non convenzionali, dall'agopuntura all'omeopatia, dall'omotossicologia alla fitoterapia alla floriterapia, e con attenzione particolare alla nutrizione e al riequilibrio acido/base.

Come dice il nome, è indirizzata soprattutto alle patologie cosidette "funzionali" ossia quelle in cui pur esistendo dei sintomi non vi è riscontro di alcuna lesione anatomofunzionale, cioè in cui sia gli esami strumentali che di laboratorio risultano essere negativi o debolmente positivi, non tanto da giustificare la sintomatologia imponente.
Inoltre è "regolatoria", in quanto ha come obiettivo il ritorno ad uno stato di equilibrio, alterato da uno stress. L'equilibrio è in realtà la continua oscillazione elastica tra prevalenza del tono simpatico e quella del tono parasimpatico o vagale (regolazione neurovegetativa), e tra uno stato di acidosi e uno stato di alcalosi della matrice extracellulare (regolazione metabolica).

In altre parole si cerca di aiutare la capacità reattiva di autoregolazione del nostro organismo, in risposta ad un evento stressogeno, piuttosto che bloccare (come spesso fa la medicina allopatica) i veri o presunti responsabili della malattia.



La figura illustra sinteticamente i punti di azione della Medicina Funzionale Regolatoria.

Un organismo sano oscilla (oscillazioni circadiane, ossia notturne/diurne) tra stato di acidosi e di alcalosi, tra prevalenza del tono simpatico e prevalenza del tono vagale.
Uno stress porta immediatamente in stato di allarme, con aumento delle catecolammine (adrenalina e noradrenalina), sintomi di stress (depressione dell'umore, insonnia, inappetenza, estremità fredde per vasocostrizione, quindi potremmo definirla fase "fredda"...) e acidosi.

Se questa fase si dovesse prolungare troppo a lungo si va in deficit di catecolammine il cui posto vien preso dagli ormoni tiroidei e successivamente da un aumento del cortisolo (con conseguente aumento del colesterolo).

Terminato lo stress si torna in fase vagotonica ma segue sempre un picco simpatico, che serve al fine di "controllare" di verificare le capacità reali di recupero dell'organismo e dà tempo alle cellule di effettuare un recupero trofico, cioè nutrizionale. In questa fase si hanno frequentemente fenomeni flogistici, quindi potremmo definirla fase "calda".

Infine di nuovo crolla il tono simpatico e ritorna il tono parasimpatico iniziando una fase di recupero strutturale che precede il ripristino dell'equilibrio dinamico. In quest'ultima fase spesso vi sono fenomeni infettivi in quanto i microbi possono da parte loro aiutare poichè se vi è stata, come vedremo, un'iperproliferazione cellulare, essi digeriscono le strutture eccedenti, favorendo un ritorno a condizioni morfologiche iniziali.

Un discorso a parte meritano le reazioni dei tessuti derivanti dai diversi foglietti embrionali.
I foglietti embrionali sono 3: endoderma, mesoderma ed ectoderma.
Tutti i nostri tessuti ed organi derivano da uno di questi tre foglietti embrionali, e avranno un comportamento diverso nella fase attiva del conflitto e nella fase d risoluzione.

Infatti mentre ectoderma e mesoderma in fase attiva (stress attivo, acidosi, simpaticotono) tendono ad ulcerarsi o andare in necrosi, al contrario i tessuti di origine endodermica proliferano.
In fase di risoluzione (alcalosi, ortosimpaticotono) accade l'esatto contrario e avremo malattie proliferative nei tessuti di origine ecto e mesodermica (un esempio per tutti sono le verruche) mentre gli organi derivati dal foglietto endodermico esprimeranno malattie proliferative.

Ecco che la Medicina Funzionale Regolatoria si propone di coadiuvare le riserve reattive dell'organismo stressato per facilitare il recupero della normale situazione fisiologica.
Ora essa si serve, come già accennato, non solo delle conoscenze classiche, ma integra nella diagnosi e nella terapia le nozioni di omeopatia, omotossicologia, medicina tradizionale cinese, fitoterapia, floriterapia, alimentazione e integrazione alimentare, riequilibrio acido/base, e si appoggia, seppur con le debite distanze, ad alcune idee del dott. Hamer.

Personalmente la vedo come un valido aiuto nelle patologie che sono espressioni funzionali di uno stress fisico o ancora di più psicologico acuto o cronico.

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2 commenti:

  1. Non si smette mai di imparare qualcosa di importante da questo tuo blog. Grazie! Daniele

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