Rimaniamo, come nel precedente post, in un ambito decisamente più femminile che maschile: le cistiti ricorrenti non complicate.
E' un fastidioso e talora doloroso disturbo caratterizzato da dolore e/o sensazione di pesantezza alla pelvi, bisogno frequente di urinare con urgenza, al quale seguirà però una scarsissima (pollachiuria), dolorosa (stranguria) ed insoddisfacente emissione di urina (tenesmo vescicale), talora con febbre e a volte con emissione di sangue nelle urine (macroematuria).
La durata è solitamente breve (2-3 giorni), tuttavia nelle pazienti in cui il disturbo si presenta frequentemente (anche più di una volta al mese) rischia di interferire persino nelle relazioni sociali (lavoro, necessità di rimanere fuori casa molte ore lontano da eventuali servizi igienici eccetera).
Vediamo come ci possono venire in aiuto alcuni rimedi non farmacologici, che pertanto non causeranno di certo un'ulteriore intossicazione (oltre quella già pesante ambientale) al nostro organismo. Non solo, con alcuni di questi rimedi, nella fattispecie quelli omotossicologici, il nostro corpo verrà addirittura liberato da eventuali accumuli tossici, grazie al drenaggio.
Partiamo dalla soluzione omotossicologica e fitoterapica, mentre nel post che seguirà parlerò dei rimedi omeopatici puri.
Rimedio base per il drenaggio omotossicologico dell'apparato urinario è
- Solidago Compositum (fiale), che a seconda della verosimile causa della cistite andrà accompagnato a:
- Berberis Homaccord se si sospetta una causa alta (rene, uretere, come ad esempio la litiasi)
- Sabal Homaccord nel maschio, se la probabile causa di cistite è la prostata
- Plantago Homaccord nelle cistiti femminili, soprattutto se si presenta il sintomo "enuresi notturna".
- Lepiligemed gocce nelle cistiti femminili ricorrenti: si tratta in questo caso di un litogemmoterapico.
- Fraxiligemed: ancora un litogemmoterapico, utile se la causa è renale
- Pareira Heel compresse, che fra l'altro aiuta il drenaggio della vescica, e
- Cantharis compositum fiale, che riduce la sintomatologia ma come il precedente rimedio modula anch'esso il drenaggio emuntoriale.
- Cantharis Givimed gocce.
In una buona terapia omotossicologica causale sarà sempre utile ricordarsi di bioterapici ed organoterapici.
Tra i primi potremo avvalerci di:
Medorrhinum, Tuberculinum, Bacterium coli.
Tra i secondi abbiamo a disposizione:
Mucosa compositum e Vescica urinaria suis.
Non va infine dimenticato che qualunque terapia si imposti, chimica, omotossicologica, omeopatica, fitoterapica o altro, rimane fatto fondamentale l'idratazione abbondante, ed è utilissimo un lungo (3-6 mesi) ciclo di fermenti lattici (magari col supporto rafforzante di Colostrum), così come del resto Echinacea sarà un valido rimedio per rafforzare le difese immunitarie contro l'infezione batterica.
Un altro rimedio naturale, di origine fitoterapica, facilmente reperibile nelle farmacie, è l'estratto di Cranberry (Betberry, Cistinam), utilissimo come prevenzione in special modo nelle cistiti da E. coli.
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Vabbè ho capito, ma bisogna anche vedere QUALI patogeni fanno da supporto alla cistite, altrimenti tutto il discorso non serve a niente.
RispondiEliminaSe è supportata da un ceppo di HPV o da un tipo di micete, ecco che quasi tutti i prodotti elencati sopra servono a poco se non a nulla... E poi ci sono i casi di resistenza al Cantharis, ne ho conosciuti, fuori anche quest'altro.
Caro Anonimo, in realtà l'omeopatia non fa un inquadramento nosologico come la medicina classica. Importa relativamente poco quindi la causa della malattia.
RispondiEliminaIn ogni caso se hai un HPV molto utile è Engystol, indicato proprio nelle forme infettive virali in generale. Se hai una micosi, sarà fondamentale il ripristino della flora batterica intestinale e la valutazione dello stato immunitario, nonchè la dieta.
Onestamente non conosco casi di "resistenza" (ammesso che si possa usare questo termine molto allopatico anche per un rimedio omeopatico) a Cantharis, semmai come per tutte le terapie vi sono "responders" e "non responders".
Cordiali saluti