mercoledì 11 gennaio 2012

Come affrontare ... la menopausa: le vampate di calore




Avendo affrontato un argomento gelido come la paresi a frigore in piena estate, ora per far quadrare il bilancio non mi rimane che parlare di un tema scottante come quello delle vampate in pieno inverno.
Del resto il disturbo affligge le donne in periodo perimenopausale tanto durante la stagione calda quanto durante quella fredda, anzi a dir il vero se l'ambiente è freddo aumenta il rischio di malattie da raffreddamento, conseguenti alla tendenza a scoprirsi durante il fenomeno vasomotorio.

La gestione della menopausa è ovviamente complessa, e non si limita alle vampate, essendo molteplici le problematiche da risolvere.

L'omotossicologia è di primo acchito piuttosto semplice e facilmente utilizzabile, richiamandoci allo schema di fondo del drenaggio:

Lymphomiosot (o Lymdiaraal) e Galium Heel in gocce sono utili come drenaggio di base (linfatico e connettivale), mentre per stimolare la reattività organica specifica dell'apparato sessuale femminile li assoceremo o a Lilium Compositum (che già contiene organoterapici mirati ed è utile per un drenaggio emuntoriale dell'apparato riproduttivo femminile) oppure a Coenzyme compositum (drenaggio cellulare) o ad entrambi. Diversamente potremo assumere i singoli organoterapici al posto di Lilium compositum.
Come rimedi sintomatici tornano utili Aesculus compositum, che regola la circolazione periferica, e Sepia Heel, proprio per limitare il sintomo "vampata", oppure il litogemmoterapico Lepi-LiGeMed che ha sia un effetto sintomatico che di drenaggio emuntoriale.


In omeopatia la scelta è ovviamente più ampia (e per questo più ardua!).

Innanzitutto abbiamo dei rimedi di fondo da usare nella menopausa, i quali hanno un'azione estesa ben oltre il sintomo in oggetto e molto utili per i diversi disturbi del periodo menopausale.
Esaminiamoli in ogni caso limitatamente all'argomento del post:

  • Lachesis: ha vampate di calore con congestione cefalica, con emicrania soprattutto sinistra ed iperestesia tattile (non tollera di sentirsi stretta nemmeno dagli abiti), peggiora al sole e al risveglio, e in generale col calore. 
  • Sulphur: le vampate di calore si alternano ad altri distubi (vasomotori quali ipertensione o emorroidi e varici, oppure cutanei, mucosi, articolari). Ha piedi e mani brucianti. Come Lachesis peggiora col calore.
  • Sepia: Sepia ha le vampate ma senza visibili reazioni vasomotorie al viso, e inoltre, come tutti i rimedi di questo primo gruppo, presenta i segni classici del rimedio.
  • Graphites: sono donne pallide e grasse con vampate al viso che possono terminare con un'epistassi;  peggiorano col freddo e l'umido ma hanno bisogno di aria fresca, quindi preferiscono gli ambienti aperti pur coprendosi molto.
  • Thuya: se l'anamnesi patologica remota e farmacologica sono entrambe "pesanti" (cioè la paziente ha usato molti, troppi farmaci fino ad ora).
Fino qui i rimedi di fondo più usati in menopausa.
Ora vediamo i rimedi prettamente sintomatici per le reazioni vasomotorie che tanto inficiano la qualità di vita delle pazienti.

  • Belladonna: vampate soprattutto alla testa, con sudorazione profusa al viso, che iniziano e terminano molto bruscamente.
  • Glonoinum: simili a Belladonna ma con più accentuato eretismo arterioso e cardiaco (pulsante, con pressione arteriosa elevata).
  • Sanguinaria canadensis: se le vampate al viso e al collo provocano un rossore circoscritto alle gote, seguiti da bruciori soprattutto a orecchie, palmo delle mani e pianta dei piedi, senza sudorazioni.
  • Amylium nitrosum: se la vampata è seguita da sudore abbondante con sensazione di freddo in tutto il corpo.
  • Veratrum viride: se le vampate si accompagnano ad abbondante sudorazione fredda.
  • Lilium tigrinum: con sintomi di eretismo cardiaco.
  • Acidum sulphuricum: vampate con sudorazione, che peggiorano la sera ed in seguito ad uno sforzo fisico, con spossatezza.
  • Jacaranda caroba: vampate di calore e sudore improvviso.

Un accenno merita anche la fitoterapia, in cui ho trovato utile come rimedio di primo acchito i derivati del trifoglio rosso come Promensil Forte, una compressa a colazione oppure, se i sintomi si manifestano principalmente la notte, a cena. Unico accorgimento: assumerlo lontano da altri medicamenti.




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